Circolare sugli organici di diritto
Il MIUR ha emanato la circolare n. 37 del 13 aprile sugli organici di diritto del personale docente. Alla stessa sono allegati i prospetti riepilogativi di quantificazione numerica, sia a livello nazionale sia come ripartizione tra le regioni, nonché quelli di una ripartizione di riferimento tra i diversi segmenti del percorso scolastico che, come per l’anno in corso, può subire spostamenti per compensazione tra i vari ordini e gradi di scuola.
Rimangono invece a livello di bozza l’ipotesi di confluenza degli insegnamenti delle prime classi nelle vecchie classi di concorso e l’ipotesi di riduzione degli insegnamenti nelle seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e nelle seconde e terze classi degli istituti professionali.
Anche nell'ultima riunione al MIUR la nostra delegazione ha riaffermato la posizione dello SNALS-CONFSAL, contraria alla eccessiva riduzione degli orari settimanali nei nuovi ordinamenti (contrazione che in questa fase non può subire modifiche nelle quantità orarie e nella loro ripartizione tra le diverse discipline in quanto inserita nei regolamenti ormai definitivi) e alla politica dei tagli nelle classi intermedie in cui continuano a vigere gli attuali ordinamenti.
Quindi, in relazione al taglio degli orari nelle classi intermedie dei tecnici e professionali la delegazione dello SNALS-CONFSAL ha affermato con forza di non essere disposta a condividere in alcun modo una corresponsabilità o compartecipazione nella definizione di un provvedimento inaccettabile e la volontà di cercare di opporsi a questo provvedimento con ogni mezzo anche di impugnativa giurisdizionale.
Per correttezza e completezza di informazione, riaffermiamo anche in questa occasione che lo SNALS-CONFSAL ha condiviso che sia l’Amministrazione in maniera univoca dal “centro” a definire i tagli, senza riportare nel territorio e nelle scuole le inevitabili conflittualità di scelte di riduzione di orari.
Entrando nel merito dei contenuti della circolare:
In relazione ai tagli si prevede di operare una ripartizione degli stessi tra organico di diritto e di fatto rinviando al fatto il taglio di circa 3500 posti, pari al 14% dei tagli da effettuare. Questo per favorire una riduzione del numero dei docenti in esubero e per favorire le nomine in ruolo che il MEF rapporta al netto della differenza tra posti vacanti e esuberi. Lo spostamento di una limitata parte dei tagli sul fatto aumenta, infatti, i posti vacanti e riduce gli esuberi con un doppio effetto positivo sulla differenza di tali dati. In relazione ai tagli si prevede di operare una ripartizione degli stessi tra organico di diritto e di fatto rinviando al fatto il taglio di circa 3500 posti, pari al 14% dei tagli da effettuare. Questo per favorire una riduzione del numero dei docenti in esubero e per favorire le nomine in ruolo che il MEF rapporta al netto della differenza tra posti vacanti e esuberi. Lo spostamento di una limitata parte dei tagli sul fatto aumenta, infatti, i posti vacanti e riduce gli esuberi con un doppio effetto positivo sulla differenza di tali dati. Nella stesura della circolare 37 si è scelta la via di non fare continuo rinvio alle norme precedenti, ma di formularla sotto la modalità di “testo coordinato” al fine ovvio di agevolarne la lettura e l’utilizzo.
In relazione alle tematiche relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo sono state riprese sostanzialmente le norme relative all’anno scolastico 2009/2010 tranne l’ovvio trascinamento alle seconde classi della scuola primaria di quanto previsto per le attuali prime classi alle future seconde.
Nel dettaglio è, comunque, opportuno evidenziare che nella:
SCUOLA DELL’INFANZIA si stabilizzeranno in organico di diritto tutte le sezioni funzionanti di fatto. Questo dovrebbe comportare un incremento di 560 posti. La nostra delegazione ha richiesto che siano stabilizzate in organico di diritto anche le sezioni attivate oltre l’organico di fatto a seguito di convenzioni con le regioni. Al riguardo l’Amministrazione ha detto che, stante l’esiguità numerica di tali situazioni, pur non essendo un “obbligo”, farà in modo di coprire anche tali situazioni, ove vi sia esplicita e formale richiesta;
SCUOLA PRIMARIA oltre la già citata estensione alle seconde classi di quanto previsto per il 2009/2010 per le prime (riconduzione in media a 27 ore) e alla riduzione degli insegnanti di inglese specialisti per effetto dei percorsi di formazione realizzati nel frattempo, il testo ha sostanzialmente garantito alle scuole la copertura del tempo mensa oltre che la continuazione, probabilmente con possibili limitate integrazioni, delle classi con tempo scuola di 40 ore. In alcune regioni i tagli di questo settore sono legati anche alla riduzione del numero degli allievi frequentanti;
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
l’organico verrà determinato, come per l’anno in corso, con l’unica modifica riguardante la riconduzione al nuovo ordinamento anche delle terze classi a tempo prolungato. Sarà garantito per il tempo prolungato il calcolo dell’organico su 40 ore con la possibilità per le scuole di attribuire le due ore, da 38 a 40, alla classe di concorso scelta dalle stesse; la richiesta può articolarsi anche con riferimento a più classi di concorso. L’unico vincolo alla concessione delle due ore aggiuntive è legato alla compatibilità con il rispetto del tetto dei posti disponibili. L’Amministrazione non ha escluso la possibilità di attivazione di nuove classi prime a tempo prolungato, ovviamente non in grande numero.
In relazione alle tematiche relative alla scuola secondaria di II grado
L’organico 2010/2011 verrà definito in riferimento ai nuovi regolamenti. Quindi, le prime classi partiranno secondo i nuovi quadri orari; le classi successive alla prima dei licei e le ultime classi continueranno con i quadri orari attualmente in vigore, mentre le seconde, terze e quarte degli istituti tecnici saranno ricondotte a 32 ore settimanali, e le seconde e terze degli istituti professionali saranno ricondotte a 34 ore. Come già comunicatovi, in relazione agli istituti d’arte, sia in quanto non esplicitamente compresi nella riduzione per le classi intermedie, sia per la loro confluenza nei licei, si è ottenuto di non operare alcuna riduzione nelle classi intermedie.
Sempre nella logica di ridurre l’esubero e di garantire al personale il più possibile di prestare servizio in una unica istituzione scolastica, con vantaggio per lo stesso personale e per il funzionamento della scuola, è esplicitamente previsto di utilizzare l’arricchimento dell’offerta formativa, che per il prossimo anno scolastico, è di una entità abbastanza limitata e da ripartire tra le varie classi di concorso, per costituire:
prioritariamente, fin dove possibile, cattedre da 18 ore;
negli altri casi cattedre interne con un minimo di 15 ore, con l’integrazione di 2-3 ore sotto forma di arricchimento dell’offerta formativa che è cosa ben diversa e migliore del vecchio concetto di “ore a disposizione”. Infatti l’arricchimento è finalizzato a una attività con gli allievi su base del POF e, quindi, con l’orario certo e miglior utilizzo professionale del docente che non deve fare in tali orari il “tappabuchi”;
di istituirne al massimo una residuale per classe di concorso superiore a 18.
Alla fine, ovviamente, si dovrà verificare a livello provinciale che la costituzione delle cattedre, secondo la nuova procedura sopra descritta, non comporti il superamento del tetto assegnato. A questo punto si apriranno due possibilità: se si è in difetto saranno autorizzabili, in aggiunta, ulteriori arricchimenti a livello regionale/provinciale, mentre se si è in eccesso si opereranno i necessari rientri con eliminazione delle ore di arricchimento e il conseguente passaggio da cattedra a cattedra orario esterna ove non vi è la presenza di titolare.
Nella circolare si trova anche risposta affermativa alla richiesta dello SNALS-CONFSAL di prevedere un ulteriore arricchimento dell’offerta formativa in sede di organico di fatto in modo da trovare concrete opportunità di utilizzazione per il personale che subisse un trasferimento d’ufficio al fine del rientro nella precedente scuola di titolarità e di quello che dovesse eventualmente risultare in esubero a livello provinciale.
Al fine della tutela delle titolarità è stata data risposta positiva a quella che era stata una delle richieste prioritarie del nostro sindacato: il ricorso allo strumento dell’atipicità. Riteniamo opportuno evidenziare che tale principio, già contenuto nella circolare, troverà la possibilità di concreta attuazione dopo l’ufficializzazione del testo che riconduce l’insegnamento, limitatamente alle classi prime dei nuovi ordinamenti, alle vecchie classi di concorso.
Ai fini della determinazione degli organici si deve tenere presente che si determina un unico organico, ovviamente distinto per classi di concorso, per ogni istituzione scolastica autonoma se di solo carattere liceale o tecnico o professionale. Qualora alcune o tutte queste tipologie di ordinamenti coesistano in una unica istituzione scolastica autonoma si determinano al suo interno distinti organici con riferimento ai diversi indirizzi presenti. La circolare chiarisce anche che, qualora il ricorso all’atipicità non consenta di tutelare tutti i titolari, limitatamente all’uso delle ore derivanti dalle prime classi, si ricorre all’atipicità attribuendo le sole ore derivanti dall’applicazione di questo istituto alla classe di concorso in cui vi è il titolare che, in una graduatoria d’istituto unificata incrociando le varie graduatorie, nel rispetto delle precedenze previste, risulti collocato con miglior punteggio. Una novità che è opportuno evidenziare è la possibilità, limitatamente alle sole prime classi, di prevedere in organico di diritto l’utilizzo di una quota del 20% del curricolo per “flessibilità”. Il ricorso a tale istituto è possibile solo a precise condizioni:
che non si creino nell’istituto situazioni di soprannumero “a regime”, tenendo cioè conto degli effetti di trascinamento negli anni successivi fino al completamento del ciclo di studi;
che la classe di concorso per cui si sopprimono le ore non sia in situazione di esubero a livello provinciale.
In relazione ai corsi di qualifica presso gli istituti professionali di Stato quanto previsto dalla circolare vale in situazioni territoriali in cui si opera in regime “surrogatorio”.
In relazione ai corsi di sostegno in presenza della sentenza della Corte Costituzionale, di cui vi abbiamo informato nel N.S. n. 46 del 16 marzo scorso, che apre nuovi possibili scenari in relazione alla determinazione dell’organico di fatto, che sono allo studio anche col MEF, la nostra delegazione ha sostenuto che l’applicazione della sentenza, condivisibile in relazione al fatto che non si può porre un limite alle comprovate necessità di supporto alla persona, non può comportare in sede di definizione dell’organico di fatto riduzioni di alcun tipo alle dotazioni organiche relative agli insegnamenti curricolari e all’arricchimento dell’offerta formativa. Il Ministero nella stesura della circolare ha accolto la nostra tesi ed ha abrogato la disposizione che fissava il tetto massimo (comprensivo delle deroghe) e la disposizione relativa al graduale raggiungimento del rapporto nazionale di un docente ogni due alunni disabili. Per l’applicazione concreta delle deroghe che saranno previste in sede di determinazione dell’organico di fatto si è fatto ricorso al rinvio a disposizioni che saranno impartite con successive circolari. E’ comunque confermato lo spostamento di ulteriori 4800 posti dall’organico di fatto a quello di diritto.
Su esplicita richiesta del nostro sindacato si è rinviato ad un apposito decreto interministeriale la definizione degli organici del personale educativo; ciò permetterà di tutelare meglio le specificità di tale personale.