NUOVO ANNO SCOLASTICO

Lo Snals - Confsal ha sempre affermato che senza un organico funzionale del personale docente e con le sole ore obbligatorie – come da orario contrattuale - la qualità della didattica si impoverisce, i Collegi docenti sono costretti a rivedere l’organizzazione e l’ impianto del POF, la gestione delle cattedre, in tutti gli ordini di scuola, risulta critica.
Ogni istituzione scolastica deve avere  un suo organico funzionale per far fronte ad ogni nuova situazione, che nella scuola è quotidiana. Non si può garantire a tutti un servizio efficiente quando si è costretti all’emergenza continua:

Il personale ATA vive la stessa condizione di estrema difficoltà per la rideterminazione, di anno in anno, dei carichi di lavoro dovuta alla riduzione sistematica degli organici. La pesante riduzione di personale mette in seria difficoltà l’intera organizzazione scolastica rendendo complessa la gestione della quotidianità scolastica , con problemi di funzionalità, vigilanza e sicurezza nelle scuole.
La mancata copertura, con immissioni in ruolo, di posti vacanti e disponibili aggrava ulteriormente la situazione, già precaria, in cui si trovano le scuole.
Già lo scorso anno la segreteria provinciale di Verona dello Snals Confsal aveva denunciato le disfunzioni e le carenze organizzative determinate dal taglio degli organici, dalla ridistribuzione delle ore di cattedra e dall’azzeramento di tutte le ore a disposizione, eliminando, così, ogni pur minimo spazio di flessibilità (news 3 novembre 2009).
Aveva affermato che la risoluzione dei problemi che ne derivavano doveva essere risolta dall’amministrazione con ulteriori risorse umane ed economiche e il personale della scuola (dirigenti, docenti ed ATA) non doveva essere messo nella condizione di fare i salti mortali ogni giorno o, peggio, ogni ora.
Se siamo convinti che gli interventi del Governo sulla scuola e la loro gestione operativa periferica danneggino l’attività didattica, dobbiamo dimostrarlo con i fatti, oltre che con le parole. Dobbiamo dichiarare la nostra indisponibilità a supplire colleghi assenti, non dobbiamo accettare ore eccedenti di qualsiasi natura, neppure quelle per coprire l’attività alternativa all’IRC.
Il problema delle supplenze esiste e TUTTO IL PERSONALE della scuola (dirigenti, docenti ed ATA) lo deve far emergere
Accettare da parte dei docenti ore eccedenti significa avallare un aumento dell'orario di lavoro, per di più sottopagato e svilire la funzione docente.
E non basta. Significa mancare di solidarietà nei confronti dei precari cui si toglie, in fondo, ogni possibilità di poter insegnare anche per poche ore settimanali ed avere il punteggio annuale necessario ai fini della graduatoria, nonché un minimo di retribuzione.
Pure per il personale ATA la disponibilità a supplire i colleghi assenti e a prestare ore di straordinario non contribuisce a far emergere i gravi problemi che i continui tagli hanno provocato.
Se con una misera incentivazione o con il recupero di ore prestate in più, il personale ATA con il suo comportamento, riesce a fare fronte a tutte le necessità e a far funzionare tutto regolarmente –anche assumendosi il lavoro di pulizia lasciato dalle cooperative, come è accaduto lo scorso anno!-, ha ragioni da vendere chi dice che gli ATA non sono pochi.
La Segreteria Provinciale di Verona dello Snals Confsal, all’inizio del nuovo anno scolastico, lancia un appello a tutto il personale della scuola:

non accettare aggravi di lavoro in cambio di pochi euro.

La Segreteria Provinciale di Verona dello Snals Confsal invita, inoltre, tutto il personale della scuola a verificare che i dirigenti non abbiano omesso di segnalare all’Ufficio Scolastico Territoriale gli spezzoni orario superiori alle 6 ore ed abbiano “ spezzettato lo spezzone” distribuendolo tra il personale in servizio nella scuola.