Incontro Governo-Sindacati

L’incontro di oggi tra governo e parti sociali non è stata una concertazione, ma solo una finzione.

INTERVISTA AL SEGRETARIO GENERALE CONFSAL

Trascriviamo, di seguito, l’intervista del Segretario Generale, Marco Paolo Nigi, rilasciata nel pomeriggio di ieri, 1 febbraio, all’agenzia di stampa Labitalia.

Confsal esclusa dal tavolo. Eppure "abbiamo più di 1 milione di iscritti - spiega il segretario a LABITALIA - di cui 400.000 nel pubblico impiego e 600.000 nel privato".

Roma, 1 feb. - "Quella che si tiene domani tra governo e parti sociali non è una concertazione, ma solo una finzione. Sul mercato del lavoro, che è materia propria dei sindacati, il governo apra invece una trattativa vera, e quindi con tutti i sindacati". Marco Paolo Nigi, segretario generale della Confsal, una delle sigle che non sono state convocate al tavolo governativo di domani, rivendica il ruolo dell'organizzazione che guida ormai da diversi anni.

"Abbiamo più di 1 milione di iscritti -spiega a LABITALIA- di cui 400.000 nel pubblico impiego e 600.000 nel privato, in settori che vanno dai metalmeccanici alle banche. Faremo presto una conferenza stampa sulla rappresentanza -annuncia- in cui illustreremo, nella massima trasparenza, i nostri dati. E invitiamo altri sindacati che si dicono rappresentativi a fare altrettanto".

La Confsal ha comunque inviato al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, le proprie proposte in materia di riforma del mercato del lavoro. "Intanto -sostiene Nigi- è importante far costare di più il lavoro a tempo determinato rispetto a quello indeterminato, per incoraggiare le assunzioni".
Inoltre, aggiunge Nigi, "dobbiamo puntare sulla formazione per far rientrare nel mercato gli over 50 che hanno perso un impiego, dobbiamo agire sulla leva fiscale per diminuire il costo del lavoro per donne e giovani, e dobbiamo istituire una 'banca del tempo' che tenga conto di quel lavoro privato sociale che svolgono le donne assistendo i bambini o gli anziani". In questo caso, dice il segretario della Confsal, "si deve poter concedere un'aspettativa non retribuita, garantendo il mantenimento del posto di lavoro e dei contributi figurativi".

Per quanto riguarda la giungla contrattuale, anche la Confsal è per una riduzione degli istituti: "Siamo per accelerare l'ingresso nel mondo del lavoro tramite l'apprendistato, eliminando tutte quelle forme contrattuali come le partite Iva o le collaborazioni a progetto che hanno danneggiato i giovani".
Nè può mancare il tema degli ammortizzatori sociali che, per la Confsal, "devono essere universali con due tipologie: la cassa integrazione e il sostegno al reddito per la disoccupazione". Non è necessario invece toccare l'art 18. "Per noi -conclude Nigi- non è un tema all'ordine del giorno


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