Oggi 2 febbraio 2011 si è svolto il previsto incontro di informativa sugli organici del ATA. La delegazione del MIUR era guidata dal Dott. Chiappetta che ha introdotto i lavori affermando
che si trattava di un secondo incontro di informativa propedeutico a quelli in cui si avvierà la quantificazione e ripartizione degli organici.
Nella sua introduzione Il Dott. Chiappetta ha evidenziato l’eccezionale incremento dell’organico di fatto del personale ATA che normalmente si attestava intorno alle 800/1000 unità, mentre
quest’anno è salito a circa 2200 unità.
Su precisa richiesta della nostra delegazione ha precisato che tutte le deroghe erano state autorizzate su motivata inderogabile richiesta dei dirigenti scolastici convalidata
dal direttore scolastico regionale e che questo non ha neppure sanato tutte le “sofferenze” presenti sul territorio.
Riguardo al personale docente ha evidenziato ancora una volta la
consistenza dell’incremento delle deroghe dovute in questo caso in gran parte alla sentenza della Corte Costituzionale relativa al sostegno.
Il Direttore ha evidenziato la problematicità di questa situazione in relazione a quanto previsto dall’art. 64, ma ha comunicato che l’amministrazione non intende appesantire i tagli previsti
dal piano triennale per il prossimo anno scolastico con operazioni di rientro dello splafonamento dell’anno in corso.
La nostra delegazione ha fatto un primo intervento per chiedere spiegazioni circa l’introduzione che non faceva riferimento alla sospensiva relativa alla riduzione delle ore di lezione nelle
classi intermedie degli istituti tecnici e professionali. Con grande sorpresa è stato risposto che a seguito della sospensiva l’amministrazione aveva provveduto a riformulare il decreto alla luce
del parere del CNPI motivando il perché non riteneva di tenerne conto e di confermare il testo originario nel merito, introducendo nel nuovo dispositivo solo la citazione del parere del CNPI e
il perché non veniva seguito. Tale nuovo decreto, firmato dai ministri competenti, a parere dell’amministrazione superava il contenzioso in sospeso; è stato comunicato anche che il nuovo testo
è stato registrato dalla Corte dei Conti nei giorni scorsi.
Al riguardo la nostra delegazione ha reagito duramente in relazione a tale comportamento sia nel merito sia in relazione alla mancata
informativa di tutto questo in generale alle OO.SS. ed in particolare allo SNALS-CONFSAL che era promotore dell’azione giudiziaria e si è riservata ogni valutazione al riguardo dopo una
consultazione con il proprio studio legale. Analogamente si è riservata di valutare le future proposte relative all’organico del personale ATA a seguito dell’esito del contenzioso che andrà
in discussione nel merito in questo mese.
In relazione all’o.d.g. la delegazione dello SNALS-CONFSAL ha:
ribadito il profondo dissenso del sindacato in relazione alla politica dei tagli lineari operati dall’art. 64 e agli atti conseguenti;
rivendicato coerentemente un confronto teso a garantire la qualità del servizio scolastico, sia in relazione agli aspetti connessi alla qualità e congruità della docenza, sia all’organizzazione dei servizi ATA in relazione alle esigenze di funzionamento delle istituzioni scolastiche;
denunciato le conseguenze negative derivanti dall’applicazione integrale dei tagli previsti per il prossimo anno, anche alla luce della difficoltà di funzionamento
del servizio scolastico nel suo complesso nell’anno in corso come testimonia la differenza di quasi 8000 posti tra organico di diritto e di fatto e il permanere di forti “sofferenze”
confermate dalla stessa relazione introduttiva dei rappresentanti dell’amministrazione.
Prendendo spunto da queste considerazioni si è chiesto un intervento “politico” del Ministro per cercare di ottenere se non una riduzione dei tagli, quanto meno una
diversa articolazione temporale degli stessi, con il differimento di almeno un anno, per il raggiungimento degli obbiettivi fissati dall’art. 64.
E’ di palese evidenza che, non solo sarà problematico fornire un servizio scolastico di qualità sul piano della docenza, ma sussiste il rischio reale che in molte situazioni non
si sarà garantita neppure l’apertura di tutti gli edifici scolastici e il funzionamento minimo degli uffici di segreteria;
ribadito la necessità di pervenire ad un organico funzionale d’istituto che garantisca da parte delle scuole uno standard di qualità all’utenza. Il raggiungimento di tale obbiettivo passa necessariamente anche dalla stabilità, continuità e congruità delle risorse che devono essere tali da poter rispondere alle necessità specifiche del territorio in cui le scuole operano e di dare adeguate risposte anche all’integrazione degli alunni diversamente abili nonché all’accresciuta attività amministrativa anche con l’attivazione della “figura intermedia” nell’organico del personale ATA e l’introduzione di figure di area tecnica anche nel primo ciclo di istruzione, necessarie per le attività di laboratorio e per le tecnologie informatiche.
La prossima riunione è stata fissata per il 9 c.m. e in tale occasione saranno fornite le prime ipotesi di quantificazione e ripartizione degli organici.
In chiusura della riunione il neo direttore degli ordinamenti, dott.sa Palumbo, ha annunciato l’emanazione di una nota di chiarimento in relazione alle iscrizioni relativamente a precisazioni
sull’educazione parentale anche in relazione al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado e sull’educazione degli adulti. Ha, altresì, comunicato che, stante il ritardo da parte
di alcune regioni, non verrà differito il termine delle iscrizioni ma sarà consentita l’iscrizione con riserva per coloro che vogliono frequentare i corsi di qualifica professionale presso
gli istituti professionali di Stato.
Sono state annunciate anche due riunioni specifiche: una per i licei musicali e coreutici (attualmente sono stati istituiti 37 licei musicali e 5 coreutici a fronte rispettivamente di 40 e
10 autorizzabili in fase di prima attuazione) e una relativa all’anagrafe del personale della scuola per cui è stato garantito un differimento dei termini di almeno due o tre settimane.