Organico di diritto personale ATA
Oggi 13 aprile 2011 si è svolto un incontro sull'organico di diritto personale ATA sulla base di una prima documentazione che, essendo ancora da definire,
potrà essere soggetta anche a modifiche di una certa rilevanza.
La nostra delegazione ha denunciato con forza la volontà dell’amministrazione di voler ignorare le motivazioni che hanno portato il decreto relativo all’anno in corso a un rinvio da parte del TAR
Lazio alla Corte Costituzionale per un giudizio di possibile incostituzionalità a seguito dell’azione giudiziaria intrapresa dallo SNALS-CONFSAL e ha posto alcune pregiudiziali che si possono
sintetizzare come segue:
- non si garantisce il funzionamento e la vigilanza delle istituzioni scolastiche con un taglio come quello ipotizzato alla luce di quanto successo nel corrente anno
scolastico, in cui l’amministrazione per garantire il funzionamento delle scuole ha dovuto autorizzare in organico di fatto oltre 2000 posti che sono stati, come affermato in
precedenti occasioni, “motivati e verificati uno per uno”;
- è pregiudiziale ad ogni considerazione conoscere quanti posti derivano dall’applicazione del regolamento relativo alla dotazione organica alle scuole del personale
ATA (DPR 119/2008) che con il prossimo anno scolastico entra pienamente in vigore. Infatti solo raffrontando i numeri derivanti dalla applicazione del regolamento al numero degli
allievi e ai punti di erogazione del servizio si potrà verificare se i 207.123 posti di organico di diritto per il prossimo anno sono pari, inferiori o superiori a tale dato;
- non si possono accettare quote, seppur limitate al 3% a disposizione della direzione regionale, se non è garantito ad ogni scuola un organico almeno pari a quello
derivante dal DPR;
- è necessario conoscere nel merito e nelle quantificazioni quelli che i rappresentanti del MIUR hanno definito “indicatori di contesto” che costituiscono una ulteriore variabile nella ripartizione degli organici sul territorio;
- è necessario conoscere il riparto dei tagli a livello regionale tra le diverse qualifiche;
- si devono definire i correttivi per le situazioni di “concentrazione” di personale “inidoneo” in alcune istituzioni scolastiche;
- va modificata la parte relativa a quella che viene definita “terziarizzazione dei servizi”, in quanto non solo è contraria alla linea dello SNALS-CONFSAL
assolutamente contraria al ricorso alle “esternalizzazioni dei servizi” ma, così come è scritta, permetterebbe un ampliamento illegittimo dei servizi esternalizzabili e rischia di
coinvolgere nuove scuole nell’utilizzo di tale personale, ad esempio per accordi tra reti di scuole con la conseguenza di ulteriori abbattimenti di quote di organico derivanti dal
taglio del 25% dell’organico ove sono attive le esternalizzazioni.