Reclutamento: contemperare
stabilizzazione e apertura ai giovani
Trascriviamo il comunicato stampa diramato in data odierna:
SNALS-CONFSAL su RECLUTAMENTO:
CONTEMPERARE STABILIZZAZIONE E
APERTURA AI GIOVANI
Marco Paolo Nigi: “Ecco le nostre
proposte per risolvere il problema”
Roma, 30 agosto.
“Per lo SNALS-CONFSAL è
strumentale e comunque non corrisponde a realtà il contrasto tra il sacrosanto
diritto alla stabilizzazione di chi ha maturato titoli di accesso e abilitazione
all’insegnamento, nonché anni di lavoro in molti casi superiore al decennio, e i
tanti giovani laureati che aspirano a entrare nella scuola come docenti”, lo
ha dichiarato il segretario generale
Marco Paolo Nigi.
Non va dimenticato che governi “di diversi colori” si sono succeduti senza
avviare la stabilizzazione dei
“precari storici”, cui una legge modificata e reiterata nel tempo riserva
comunque il 50% delle immissioni in ruolo, e senza bandire nuovi concorsi
sull’altro 50%. L’ultimo bando di concorso, che risale al 1999, non riguardava
neppure tutte le discipline, per cui per alcune vale il concorso precedente che
risale a circa vent’anni fa.
Non è quindi “colpa” del personale incluso nelle graduatorie a esaurimento se si
è creata una nuova massa di personale che aspira a entrare nella scuola in parte
già in possesso di abilitazione e in parte non ancora abilitato non solo a causa
della chiusura delle SISS, ma anche perché i corsi SISS non sono stati attivati
per tutti gli insegnamenti e le classi di concorso.
In questo contesto lo SNALS-CONFSAL ha valutato positivamente il piano triennale
di immissioni in ruolo su tutti i posti disponibili e vacanti approvato dal
Governo su proposta del ministro Gelmini e si è impegnato anche in questi giorni
perché si concretizzino tutte le nomine senza che, per qualsiasi motivo, risulti
la perdita anche di una sola unità.
Un sindacato responsabile e propositivo qual è ed è sempre stato lo
SNALS-Confsal continua la propria azione per uscire da questa situazione di
stallo operando su più fronti:
Ø
stabilizzare negli organici
tutti i posti funzionanti creando un organico pluriennale funzionale arricchito
che superi la distinzione tra posti di diritto, su cui operare nomine in ruolo,
e posti di fatto su cui si effettuano nomine “fino al termine delle lezioni”
e la cui consistenza è nell’ordine di alcune decine di migliaia di posti;
Ø
bandire nuove procedure concorsuali
cui possano partecipare tutti coloro che siano in possesso dei requisiti
culturali previsti, indipendentemente dal requisito del servizio;
Ø
attivare tempestivamente
procedure, lauree abilitanti e/o abilitazioni, ovviamente su un numero
programmato opportunamente definito, che tengano conto della situazione
pregressa e delle legittime aspettative maturate dagli aspiranti
all’insegnamento.