Informativa MIUR sulle nuove norme in materia disciplinare
Nel pomeriggio dell’11 ottobre si è svolta al MIUR una riunione, quale informativa sullo schema di circolare inerente “Indicazioni e istruzioni per l’applicazione delle nuove norme in materia disciplinare introdotta dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150”.
Lo SNALS - Confsal, nel corso della riunione, ha tra l’altro:
ü eccepito sulla legittimità della estensione al personale docente a tempo determinato della normativa prevista per il personale a tempo indeterminato, pur in assenza di una specifica modifica contrattuale;
ü richiesto, per
quanto attiene la costituzione dell’ufficio per i procedimenti disciplinari al
personale docente e le relative competenze, che lo stesso si avvalga,
necessariamente, anche della collaborazione di personale docente, al fine di
poter meglio tutelare la libertà di insegnamento, costituzionalmente garantita;
ü evidenziato che,
comunque, una circolare si rende necessaria per dirimere tutti i dubbi relativi
alla applicazione delle nuove norme disciplinari al personale della scuola.
Si prevede che la circolare debba essere emanata entro
breve tempo, prevedibilmente dopo un ulteriore incontro di confronto con le OO.SS..
La bozza prevede:
la competenza del dirigente scolastico per la irrogazione delle sanzioni disciplinari al personale docente, per le infrazioni che comportino sospensione fino a 10 giorni, mentre per le infrazioni punibili con sanzioni comprese fra la sospensione dall’insegnamento superiore a 10 gg. e la destituzione, la competenza è di apposito ufficio per i procedimenti disciplinari;
per le sanzioni al personale ATA, la competenza del dirigente scolastico, per le infrazioni che comportino sospensione dal servizio fino a 10 gg. e di apposito ufficio per le infrazioni che comportino sospensione dal servizio superiori a 10 gg. e/o il licenziamento senza preavviso;
per le sanzioni da irrogare ai dirigenti scolastici, la competenza dei direttori regionali degli UU.SS.RR..
Fra le altre innovazioni vi è quella che il procedimento disciplinare continua e si conclude, anche se il dipendente è sottoposto per i medesimi fatti a procedimento penale. Viene meno, così, il principio della cosiddetta pregiudizialità penale per tutte le infrazioni, sia quelle meno gravi che quelle più gravi.