Informativa su CPIA, linee-guida Tecnici e Professionali, Istruzione e formazione professionale, Istituti Tecnici Superiori
Il 14 maggio si è tenuto al MIUR un incontro con le OO.SS. quale informativa su:
- schema di regolamento recante norme generali concernenti la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei Centri di Istruzione per Adulti, ivi compresi i corsi serali;
-
linee-guida per
gli istituti tecnici professionali: presentazione dei risultati dei seminari di
studio del 26-27 aprile e del 6-7 maggio u.s.;
-
istruzione e
formazione professionale ruolo sussidiario degli istituti professionali;
-
istituti
tecnici superiori: presentazione dello “stato dell’arte”, anche con riferimento
alle norme contenute nel milleproroghe.
La delegazione di parte pubblica era presieduta dalla dott.ssa Maria Grazia Nardiello, Direttore generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore.
La dott.ssa Nardiello, per quanto attiene lo schema di decreto per la ridefinizione dei Centri per Adulti, ha preannunciato una profonda revisione dell’attuale schema di regolamento, che prevederà anche la possibilità dei percorsi liceali nell’ambito dei CPIA, in modo da ampliare la gamma di titoli e certificazioni acquisibili con l’istruzione per adulti.
La dott.ssa Nardiello ha preannunciato:
§
una serie di incontri da tenersi in relazione alla Istruzione per adulti, dopo
la seconda lettura dello schema di regolamento;
§
che gli organici di tali istituzioni saranno oggetto di specifiche trattazioni;
§
che vi sarà una fase transitoria con la necessaria gradualità;
§
che il regolamento dovrebbe essere efficace entro il 31/8/2010;
§
che entro un mese dovrebbe essere fatto il punto sulla situazione di
conferimento delle autonomie.
La dott.ssa Nardiello ha fornito, inoltre, una comunicazione incentrata sulla riforma della scuola secondaria superiore, in relazione ai tecnici e ai professionali, soffermandosi, in particolare, sulla predisposizione delle linee-guida che saranno fornite a tali istituti per la progettazione da effettuarsi già dal prossimo 1° settembre.
Ha comunicato che, a breve, saranno pubblicati contributi e schede a cura dell’ANSAS; tale materiale sarà aperto ad eventuali osservazioni da effettuarsi entro il 3 giugno p.v..
Le linee-guida saranno illustrate al CNPI in fase plenaria, presumibilmente verso il 10 giugno; se ne prevede l’invio al Ministro verso la metà di giugno. Seguirà un aggiornamento dei docenti, anche a distanza, e con invio di materiale anche attraverso la casella di posta elettronica.
Si è soffermata, inoltre, sugli istituti tecnici superiori, assetto previsto in attuazione del DPCM 25/1/2008; i regolamenti saranno predisposti di concerto con il Ministero del Lavoro e dell’Economia. Per le competenze di base è previsto un confronto con le OO.SS. fra circa un mese.
Le istituende fondazioni, previste all’art. 7 della legge n. 25 del 26 febbraio 2010 (cosiddetta Milleproroghe) devono avere a disposizione locali, attrezzature e fondi. Non si può ipotizzare la creazione di una fondazione senza una sede, anche messa a disposizione da parte del Comune o delle Province in comodato d’uso.
L’attuazione degli ITS, ovviamente, è resa particolarmente complessa, anche per le specifiche competenze in materia delle Regioni, e la necessità, non appena gli assetti regionali e i relativi assessorati saranno completi e definitivi, di avviare i relativi tavoli di confronto.
La dott.ssa Nardiello ha poi effettuato una trattazione su professionali e formazione professionale, per i quali è stato siglato l’accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni; su tale materia sono previsti, verso la fine di maggio, appositi incontri di trattazione in sede di Conferenza Unificata e saranno effettuati incontri con le OO.SS., dopo il previsto parere da parte delle Commissioni parlamentari.
La nostra rappresentante ha:
ü
evidenziato l’importanza dell’apprendimento
permanente, di cui l’educazione degli adulti rappresenta una componente
essenziale, e che costituisce, da più di un decennio, elemento centrale nelle
politiche europee; una prospettiva strategica, per garantire competenze
culturali a tutti i cittadini che vivono e lavorano in Europa, fra esigenze di
competitività, mutamenti demografici e processi di integrazione sociale.
Tale scelta è resa
indispensabile dai cambiamenti intervenuti nel mondo globalizzato e
nell’economia e nella società, tali da rendere sempre più frequentemente
necessario ritornare, in età adulta, a percorsi di istruzione e formazione per
aggiornare le proprie competenze e vivere attivamente le diverse età della vita;
ü
ribadito che, nel merito, lo SNALS-CONFSAL, pur apprezzando l’indispensabile conferimento
dell’autonomia al Centro, previsto “di norma” per ciascuna provincia, osserva
che la sua costituzione è fortemente condizionata dai criteri e dai parametri di
dimensionamento (DPR n. 81/09) delle istituzioni scolastiche, compromessa nel
funzionamento da risorse professionali ridotte, dalle dimensioni e dalle
caratteristiche orografiche del territorio provinciale.
Occorrerebbe, invece,
specialmente nei territori provinciali vasti o in zone particolarmente disagiate
o con difficoltà di collegamenti, prevedere l’istituzione di più centri, che
possano fruire di risorse finanziarie e organici adeguati a sostenere l’offerta
educativa complessiva che dovrà, comunque, essere necessariamente distribuita
sul territorio. E’ sicuramente riduttiva l’attribuzione dell’autonomia solo in
rapporto a scelte di dimensionamento, se si ritiene importante l’impegno svolto
dai Centri per gli adulti, per l’innalzamento culturale del Paese;
ü
ribadito che desta preoccupazione la riduzione prevista dall’art. 4 dei corsi d’istruzione di
II livello dagli attuali 5 anni dei corsi d’istruzione secondaria di II grado a
3 anni, con conseguente abbassamento della qualità dell’offerta formativa ed
inevitabili gravissime riduzioni dell’organico;
ü
sottolineato le
preoccupazioni e le tensioni evidenziate dal personale che, per anni, ha erogato
nella scuola pubblica, nei CTP e nei serali di ogni ordine e grado un servizio,
acquisendo una adeguata professionalità nella “istruzione per adulti” a cui,
pertanto, devono essere assicurate le necessarie tutele e salvaguardie;
ü ribadito
l’importanza che l’Amministrazione effettui specifici incontri tematici su tale
argomento, non appena le Commissioni parlamentari avranno espresso il parere e,
soprattutto, non appena il Consiglio dei Ministri avrà effettuato la seconda
lettura;
ü auspicato che
il testo definitivo provveda ad effettuare adeguate modifiche nel senso
richiesto dallo SNALS-CONFSAL e dalla CONFSAL;
ü
per quanto
attiene gli istituti tecnici superiori, manifestato al MIUR la precisa richiesta
di chiarire la portata di quanto previsto dall’art. 7 punto 5 quater della legge
26 febbraio 2010 n. 25 (di conversione del d.l. 30/12/2009 n. 194) in relazione
alla parte appresso riportata: “gli istituti tecnici superiori hanno
personalità giuridica ed autonomia ed accorpano gli istituti tecnici e
professionali che ne fanno parte e che siano capofila di poli formativi”. Ha
evidenziato le preoccupazioni, giustamente sorte in tali istituti, e il timore
che, a seguito della istituzione degli ITS, potrebbero correre il rischio di
perdita della autonomia, elemento, questo, a cui lo SNALS-CONFSAL è
assolutamente contrario;
ü sugli altri temi trattati dall’Amministrazione evidenziato l’importanza di un costante, continuo confronto, sia con le OO.SS. di categoria che con le Confederazioni.
La dott.ssa Nardiello, in risposta alle richieste dello SNALS, della CONFSAL e delle altre Organizzazioni sindacali di categoria e Confederazioni, ha ribadito che saranno avviati specifici tavoli di confronto su tutte le tematiche trattate; in particolare, inoltre, si è impegnata a chiarire che, una corretta interpretazione dell’art. 7 comma 5 quater, non comporta la perdita delle autonomie degli istituti tecnici e professionali interessati.