Incontro al MIUR sugli organici del personale docente

Nella giornata del 31 marzo si è svolto al MIUR un incontro sugli organici del personale docente. L’incontro è stato introdotto dal Direttore Dott. Chiappetta che ha comunicato che vi è un ritardo nella individuazione delle classi di concorso cui ridurre l’orario nelle classi intermedie degli istituti tecnici e professionali secondo quanto previsto dai rispettivi regolamenti. Ciò è dovuto a difficoltà oggettive derivanti dal fatto che si è in presenza di una molteplicità di sperimentazioni che in molti casi ha determinato una consistente frammentazione dei quadri orari. L’Amministrazione sta valutando anche la possibilità, in un limitatissimo numero di casi, di derogare alla riduzione a 32 ore, per motivi oggettivi non meglio specificati, attestandosi a 33 ore. Il Dott. Chiappetta ha anche chiarito che, in relazione agli istituti d’arte, non esplicitamente compresi nella riduzione per le classi intermedie, stante anche la loro confluenza nei licei, non si opererà alcuna riduzione nelle classi intermedie. Il provvedimento assumerà la veste di decreto interministeriale.

Successivamente ha preso la parola il Dott. De Angelis che, a nome del dipartimento, ha comunicato che l’Amministrazione intende apportare alcune limitate modifiche migliorative al testo che prevede la confluenza, limitatamente all’anno scolastico 2010/2011, degli insegnamenti delle nuove classi prime alle vecchie classi di concorso.
La delegazione dell’Amministrazione è poi passata ad illustrare i possibili contenuti della circolare sugli organici
che accompagnerà il decreto interministeriale di quantificazione degli stessi a cui sarà allegato anche il provvedimento di confluenza. Nella prossima riunione, fissata per il pomeriggio di giovedì 8 aprile, sarà presentata una bozza di circolare.

La delegazione dello Snals Confsal ha espresso

1.  un sostanziale consenso di massima sulla ipotesi di confluenza degli insegnamenti delle classi prime del secondo ciclo secondo i nuovi ordinamenti nelle vecchie classi di concorso in considerazione che è basata sul principio di tutelare al massimo le titolarità e sull’utilizzo di criteri il più possibile oggettivi;

2.  il totale dissenso sul mancato mantenimento degli orari dei vigenti ordinamenti nelle classi intermedie degli istituti tecnici e professionali e si è riservata ogni possibile forma di opposizione all’attuazione di tale norma. Nell’esprimere il proprio totale dissenso al riguardo ha apprezzato il fatto che l’amministrazione in maniera univoca dal “centro” non intenda riportare nel territorio e nelle scuole le inevitabili conflittualità di scelte di riduzione di orari e ha condiviso la non applicazione di questa riduzione anche ai corsi degli istituti d’arte;

3. un forte richiamo alla necessità che la circolare di accompagnamento al decreto interministeriale sugli organici rispecchi in pieno le ipotesi di soluzione emerse nei precedenti incontri con particolare riguardo alla necessità che:

ü   il testo sia chiaro e non si presti a tentativi in sede territoriale di interpretazioni restrittive e/o non oggettive ;

ü  nella scuola dell’infanzia siano stabilizzate in organico di diritto tutte le sezioni comunque funzionanti anche se attivate oltre l’organico di fatto a  seguito di convenzioni con le regioni;

ü  nella scuola elementare sia garantita a tutte le scuole la copertura del tempo mensa e sia data la più ampia risposta possibile alle richieste delle famiglie sul tempo scuola di 40 ore;

ü      nella scuola secondaria di primo grado sia garantita nel tempo prolungato l’attribuzione delle ore che le istituzioni scolastiche possono richiedere, nel limite massimo di due, da 38 fino a 40 settimanali, con riferimento a classe/classi di concorso dalle stesse indicate;

ü     nella scuola secondaria di secondo grado sia garantita la costituzione di cattedre interne costituite da almeno 15 ore qualora non sia possibile costituirle con 18 ore settimanali e che gli eventuali casi di costituzione in eccedenza alle 18 siano meramente residuali e utilizzati solo per salvaguardare le titolarità da posizioni di possibile sovrannumerarietà. In questo modo si potrà così realizzare un embrione di organico funzionale con un primo arricchimento dell’offerta formativa, seppur minimo, in organico di diritto che andrà congruamente integrato in sede di organico di fatto in relazione ad eventuali situazioni di sovrannumero a livello provinciale al fine di garantire il duplice fine di migliorare l’offerta formativa per gli allievi e garantire un utilizzo professionalmente corretto al personale;

ü    in relazione al sostegno l’applicazione della sentenza della corte costituzionale, condivisibile in relazione al fatto che non si può porre un limite alle comprovate necessità di supporto alla persona, ma che non può comportare in sede di definizione dell’organico di fatto riduzioni di alcun tipo alle dotazioni organiche relative agli insegnamenti curricolari e all’arricchimento dell’offerta formativa.

Al termine dell’incontro il dott. Chiappetta, su precisa richiesta sindacale, ha manifestato la disponibilità ad inviare agli uffici scolastici periferici una nota con la quale si invitano gli stessi ad inserire le domande di mobilità presentate nei termini in cartaceo per difficoltà di collegamenti via web e a recepire le domande inserite, sempre nei termini, in bozza via web e non trasmesse per problemi tecnici, in quest’ultimo caso solo su richiesta degli interessati.