Revisione classi di concorso
Si è svolta nella tarda serata
di lunedì 8 giugno 2009 la prima riunione su questa delicatissima
tematica e il Direttore Dott. Chiappetta ha illustrato le linee fondamentali
dell’ipotesi di decreto che l’amministrazione aveva predisposto e che ha
distribuito all’inizio della stessa riunione.
I passaggi che il Direttore Dott.
Chiappetta ha posto in particolare rilievo si possono così sintetizzare:
·
necessità di riaggregare le classi di concorso per avere uno strumento “più
snello”. Al riguardo ha precisato che questo è necessario sia per raccordare
questo strumento alle riforme in atto che per dare attuazione al disposto
dell’art. 64;
·
si
è tenuto prioritariamente conto della qualità del servizio e, solo come riflesso
indotto, dei risparmi derivanti
dalla riduzione delle classi di concorso;
·
le
nuove classi di concorso
garantiranno la mobilità del personale;
·
si
ingloba la TAB D nella TAB A, in quanto per entrambe è attualmente prevista la
laurea come titolo di accesso ed le due tabelle sono equiparate anche
contrattualmente;
·
si
passa dalle circa 150 attuali a uno strumento che prevede circa 60 classi in TAB
A e 30 in TAB C;
·
sarà previsto per alcune confluenze la necessità di riconversione professionale
con fondi da attingere a quelli della formazione in servizio;
·
le
nuove classi di concorso andranno in vigore a tutti i fini per il personale ITI
presumibilmente dall’a.s. 2010/2011;
·
il
reclutamento avverrà, invece, fino al totale esaurimento secondo le attuali
graduatorie che non verranno accorpate per salvaguardare i diritti ormai
consolidati , sia per quelle “ad esaurimento” che per quelle dei concorsi
ordinari. Ciò vale sia per le
nomine in ruolo che per quelle a tempo determinato annuali o fino al termine
delle attività didattiche;
·
per
le graduatorie d’istituto fino a quando non ci saranno i nuovi abilitati si
continuerà ad operare secondo le attuali-”vecchie” classi di concorso;
·
le
classi “soppresse” sono un numero limitatissimo e per il personale che fa
riferimento a queste si adotteranno gli opportuni accorgimenti a loro tutela;
·
il
sostegno nella secondaria superiore rimarrà strutturato su quattro aree con i
necessari minimi adeguamenti alla nuova situazione.
La riunione, dopo alcuni
chiarimenti tecnici, si è conclusa con l’impegno dell’invio della documentazione
completa, senza la quale non è oggettivamente possibile una pronuncia di merito.