Incontro sulla definizione degli organici ATA per l’a.s. 2009/2010

 

Il 3 giugno 2009 si è svolto il secondo incontro sulla definizione degli organici ATA. E’ stata consegnata una documentazione completa comprendente:

Come si può rilevare dal confronto con la prima bozza di decreto interministeriale consegnata nella scorsa riunione, si è riscontrato qualche, seppur limitato, miglioramento e, comunque, una maggiore chiarezza complessiva.

La delegazione dello SNALS-CONFSAL ha tuttavia ribadito con forza che i testi non realizzavano le condizioni, seppur minimali, per ottenere la non opposizione frontale  del sindacato e ha formulato la precisa richiesta di non considerare testi ultimativi della fase di informazione quelli prodotti, ma di attivare un tavolo “politico” sulle principali tematiche relative al personale ATA. Diversamente si sarebbe vista costretta a formalizzare la richiesta di attivazione di un tavolo di concertazione ai sensi dell’art. 5 – comma 2 del vigente CCNL. Questo incontro dovrebbe servire, a parere dello SNALS-CONFSAL, a modificare i testi proposti e/o a dare garanzie almeno sui seguenti punti:

ü       definire con certezza un “minimo garantito” ad ogni istituzione scolastica autonoma da integrare con criteri da definire a livello territoriale, regionale e provinciale, attingendo alla quota del 3% accantonata a livello regionale;

ü       prevedere possibili deroghe, almeno sul fatto, per garantire condizioni di sicurezza alle scuole in riferimento sia alla dimensione e complessità sia al numero di edifici utilizzati. Questo elemento è indispensabile anche alla luce del rinvio di fatto di operazioni di dimensionamento in particolare per i plessi a seguito dell’accordo in sede di conferenza unificata;

ü       prevedere possibili deroghe, almeno sul fatto, per garantire almeno le condizioni minime di funzionamento in particolare con riferimento a possibili concentrazioni di presenza di personale inidoneo;

ü       prevedere la possibilità di integrazione di dotazione organica, almeno sul fatto, per garantire le condizioni di sicurezza sia degli allievi che  del personale previste dalle norme vigenti e richieste dalle autorità competenti;

ü       procedere ad un intervento radicale sulle esternalizzazioni in quanto non è possibile condividere che lo “Stato” lasci senza lavoro i suoi dipendenti, assunti con tutte le regole e i titoli necessari, per mantenere in servizio, senza alcuna riduzione, soggetti reclutati senza regole e garanzie di possesso dei necessari requisiti. E’, quindi, inaccettabile e al limite della provocazione la previsione di mantenere “confermata, nell’arco del triennio 2009-2011, l’attuale consistenza numerica dei posti di organico accantonati”. Così facendo si innalza a dismisura, e contro legge, la percentuale di abbattimento attualmente prevista. Si intravede nel testo la possibilità, che non può essere assolutamente accettata, di ridistribuire il personale esternalizzato non escludendo il coinvolgimento di ulteriori scuole con la possibile conseguenza, in prospettiva, di ulteriori riduzioni agli organici per effetto della riduzione percentuale degli organici anche per queste istituzioni scolastiche;

ü       procedere alla eliminazione dal testo del decreto interministeriale di tutte quelle parti non strettamente attinenti alla definizione degli organici, ma riguardanti la gestione e utilizzo del personale;

ü       chiarire come l’amministrazione intende operare per ripristinare l’avvio, seppur dal 2010/2011, dell’area “C” che risulta cancellata dal regolamento nella versione approvata dal Consiglio dei Ministri a seguito di un rilievo procedurale del Consiglio di Stato. Il sindacato non può rinunciare alla concretizzazione di questa battaglia per garantire un miglior funzionamento delle istituzioni scolastiche autonome e aprire prospettive di crescita professionale al personale che in esse opera.