FLC CGIL__________CISL SCUOLA______UIL SCUOLA______SNALS Confsal

                                                                      VERONA

Verona, 18 febbraio 2010

                   

CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE BLOCCANDO

OGNI ATTIVITA’ AGGIUNTIVA

Dopo il successo dello sciopero del 9 febbraio scorso e il risalto che la nostra protesta ha avuto sui media e sulla stampa locale, possiamo dire che il tentativo del Comune di Verona di imporre senza clamore il passaggio dal contratto scuola statale al contratto enti locali ha incontrato i primi intoppi.

La memoria che le nostre Organizzazioni Sindacali hanno consegnato e illustrato alla Conferenza dei capigruppo di giovedì scorso e il dibattito che ne è seguito nel Consiglio Comunale straordinario hanno dimostrato che all’interno della maggioranza l’informazione sui problemi legati al cambio di contratto è stata quasi inesistente, tanto che molti consiglieri di maggioranza hanno manifestato preoccupazione e desiderio di capire meglio una vicenda così delicata e importante.

Solo l’intervento del Sindaco, sulla stampa e in Consiglio Comunale, ha tenuto salde le fila nel respingere la richiesta dell’opposizione di non procedere al cambio di contratto.

Da tutto ciò derivano alcune considerazioni:

1)      Risulta sempre più difficile per il Comune continuare a sostenere che la normativa vieta l’applicazione del contratto della scuola statale. Infatti, tanto il Sindaco che l’assessore Toffali, ora hanno cambiato musica, inventandosi una fantomatica responsabilità contabile che il Comune si assumerebbe per i mancati risparmi realizzabili con il cambio di contratto. Stanno cercando dunque una nuova motivazione, che però anche stavolta non regge, in quanto nessuna autorità superiore in 53 anni ha mai obiettato nulla né al Comune di Verona, né a quei Comuni (Genova, Bologna, Firenze, ecc.) che applicano il contratto della scuola statale.

2)      Si sta rivelando sempre più determinante, a sostegno delle nostre ragioni, spiegare per bene ai politici, ai mezzi di comunicazione, alle famiglie e alla cittadinanza, come il cambio di contratto significhi abbandono del modello organizzativo delle compresenze e quindi abbandono di ogni qualità del servizio per tantissimi bambini e famiglie. Non sottaciamo dunque tale argomento, così importante da poter risultare vincente.

 

      Occorre dunque continuare la campagna di informazione e di mobilitazione

 

All’interno delle scuole è indispensabile bloccare tutte le attività aggiuntive, tenendo anche conto che nessuno ce le pagherà, visto che la contrattazione integrativa non è mai stata avviata dall’Amministrazione per l’anno scolastico corrente.

La prima fra le attività aggiuntive cui non aderire è il Maggioscuola, per il quale il Comune ci chiede di lavorare molte ore senza alcun compenso per allestire e per smontare il materiale occorrente alla manifestazione. Invitiamo dunque tutte a:

- compilare in modo uguale il modello di adesione e farlo pervenire al Comune solo l’ultimo giorno utile, 26 febbraio.

- lasciar liberi i bambini di lavorare sui cartoncini bianchi predisposti dal Comune

- evitare di trasportare personalmente i lavori nei locali del Maggioscuola, al fine di non abbandonare le colleghe nelle ore di compresenza.

 

Per discutere fra noi e programmare le iniziative future, stiamo convocando assemblee sindacali in orario di lavoro per lunedì 1 marzo prossimo. Vi invitiamo a partecipare tutte!

 

DA  DIFFONDERE FRA TUTTE LE  DOCENTI  DI  SCUOLA  DELL’INFANZIA, AI  SENSI  DI  LEGGE.