Organici di fatto personale docente

La riunione è stata convocata a seguito della richiesta di “concertazione” da parte delle OO.SS. presentata il 23 febbraio u. s..

Il Direttore Generale del Personale Scolastico, Dott.ssa Novelli, ha introdotto i lavori cercando di dare risposte alle questioni sollevate dalle OO.SS..
Ha, in particolare, sottolineato che, come rappresentante dell’amministrazione, deve operare “a legislazione vigente” e che in vista delle preannunciate possibili novità che potrebbero emergere ha l’assoluta necessità di programmare le operazioni con una accelerazione temporale rispetto al passato. Ha anche precisato i criteri di ripartizione dei contingenti di organico sia a livello territoriale che tra i diversi ordini e gradi. Si possono sintetizzare come segue:

La delegazione SNALS-CONFSAL si è dichiarata insoddisfatta delle risposte fornite e, ha evidenziato, in premessa di non poter condividere il metodo con cui si procedeva in quanto non consentiva una proficua interlocuzione e la tempistica, di fatto, impediva di formulare proposte meditate di integrazione e/o modifica e, cosa ancor più grave, non si prevedeva sistematicamente un secondo incontro in cui l’amministrazione comunicava le scelte definitive motivandole.

Nel merito la delegazione dello SNALS-CONFSAL ha:

Al termine dell’incontro la Dott.sa Novelli ha ribadito di non poter accettare le richieste non coerenti con la “normativa vigente” e ha, invece, detto che intende confermare sostanzialmente le “atipicità” e recepire le richieste formulate dalle delegazioni sindacali che possono migliorare e rendere più chiaro il testo.

Nel corso della riunione, come già fatto nel precedente incontro e successivamente con lettera a firma dei Segretari Generali delle cinque OO.SS. rappresentative, le delegazioni sindacali hanno richiamato con forza e insistenza la necessità di poter disporre di tempi più distesi per la presentazione delle domande di mobilità del personale docente.

Per ora la Dott.ssa Novelli ha ribadito la sua contrarietà, riservandosi, se sarà necessario, di concedere eventualmente delle proroghe in un secondo tempo.

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