L’intervento del Ministro è stato generico e non ha fornito alcun elemento di chiarezza sui contenuti dei provvedimenti attuativi del progetto di
“buona scuola” dopo gli esiti della consultazione e alla vigilia di due atti, decreto legge e disegno di legge, di cui ha solo annunciato a fine mese
l’emanazione senza indicare con chiarezza quali argomenti entreranno nell’uno o nell’altro provvedimento.
Il Ministro ha sostanzialmente ribadito quanto noto, cioè la volontà del Governo:
- di stabilizzare i precari, anche alla luce della recente sentenza europea, con un piano di assunzioni a tempo indeterminato partendo da tutti coloro
che sono inseriti nelle GAE a cui far seguire immediatamente l’avvio di una regolare e continua procedura concorsuale. Non ha, però, chiarito né
nell’introduzione né nella replica finale quali sono i requisiti che saranno richiesti per fruire della nomina in ruolo;
- di voler coniugare questo fatto con un miglioramento della qualità della scuola anche grazie a percorsi di valutazione e formazione dei docenti;
- di affiancare, alla luce dei risultati della consultazione, ai percorsi per anzianità quelli per merito; non ha, però, chiarito né le modalità né i
pesi economici da attribuire alle due voci.
Il segretario generale, prof Marco Paolo Nigi, nel suo intervento ha affermato, come si legge nell'allegato
comunicato stampa, che l’azione dello
SNALS-CONFSAL vuole difendere tutto il personale della scuola ed è disponibile a sostenere un progetto riformatore basato sulla serietà degli studi,
sulla dignità professionale dei lavoratori e sull’autorevolezza della scuola. Ha richiesto con forza un confronto sui contenuti dei provvedimenti e non
solo sull’indice degli argomenti e ha poi richiamato gli obiettivi prioritari, necessari per migliorare il servizio scolastico, per cui lo SNALS-CONFSAL
si batte da tempo.
Come è noto, per lo SNALS-CONFSAL è indispensabile:
- il rinnovo del CCNL, unica sede in cui operare interventi nei confronti del personale sia per la parte economica che normativa;
- il mantenimento dell’anzianità nella progressione stipendiale;
- la stabilizzazione del personale precario;
- la difesa dell’occupazione sia del personale docente che ATA;
- l’attuazione di un organico funzionale pluriennale;
- l’ampliamento dell’orario di apertura delle scuole, a patto che si forniscano le risorse umane ed economiche necessarie e che sia chiara la
separazione tra percorsi curriculari e extracurriculari;
- un piano di investimenti e la soluzione concreta dei problemi che affliggono le scuole in termini di edilizia scolastica;
- la definizione di organi collegiali in cui siano bilanciati poteri e competenze tra Collegio dei Docenti, assemblea del personale ATA, RSU e dirigente scolastico;
- una drastica riduzione dei troppi adempimenti burocratici che pesano sul personale e che, attualmente, in contrasto con le dichiarazioni sono
continuamente incrementati;
- un impegno del ministro in sede di Governo per sanare il problema di “quota 96” e per realizzare una flessibilizzazione, seppur con gli opportuni
correttivi, delle possibilità di collocamento in quiescenza per il personale.
Nel corso dell’incontro, negli interventi di parte sindacale è stata richiamata la necessità di valorizzare anche il ruolo del personale ATA e di
risolvere positivamente e tempestivamente alcune tematiche economiche contingenti riguardanti sia il personale ATA sia i dirigenti scolastici.
Si allega:
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