Problematiche attivazione CPIA e corsi di II livello

Nell'incontro di ieri, 9 aprile 2014, sulle problematiche relative all'attivazione dei CPIA e dei corsi di II livello l’Amministrazione, rappresentata dalla dr.ssa Palumbo e dal dr. De Angelis, ha manifestato l’intenzione di attivare i CPIA a livello nazionale già dal prossimo anno scolastico, pertanto ha orientato inizialmente il tavolo verso una rilettura dei seguenti documenti:

Lo SNALS-Confsal e le altre OO.SS, hanno sollevato le seguenti criticità:

  1. La C.M. parla di attribuzione dell’autonomia ai CPIA con 400 o 600 iscritti confondendo i due livelli del dimensionamento e dell’autonomia poiché un centro sottodimensionato è comunque autonomo, anche se non potrà avere un dirigente ed un DSGA stabili, ma in reggenza.
  2. Riflettere con maggiore attenzione sugli organici del personale ATA dato che con l’istituzione di dirigenze proprie dei CPIA non sarà più possibile appoggiarsi “all’organico diurno“ con il rischio di un vero e proprio disservizio.
  3. Prevedere una formazione specifica per gli assistenti amministrativi ed i collaboratori scolastici, tenuto conto dell’utenza con cui dovranno rapportarsi.
  4. Con l’attivazione da settembre il personale ATA interessato ad un trasferimento presso i CPIA è stato penalizzato in quanto non ha potuto partecipare alla mobilità.
  5. Rivedere il termine per la scadenza delle iscrizioni, attualmente indicato nella bozza della C.M. al 31 maggio, poiché nei CPIA è verosimile che gli studenti si iscriveranno anche oltre il 30 giugno. O comunque non mantenere una scadenza estremamente rigida vista la realtà sociale di chi si rivolge a detti centri.
  6. Aspettare prima di attivare i CPIA le decisioni della Conferenza Stato-Regioni al fine di non creare discrepanze tra regione e regione.
  7. Derogare da quanto attualmente previsto dal dimensionamento ed attribuire comunque il dirigente anche ai centri che pur possedendo i requisiti richiesti dagli USR, abbiano un numero di iscritti inferiore a 400-600 in virtù del fatto che il dimensionamento è competenza delle regioni.
  8. Laddove non siano presenti i requisiti previsti per l’attivazione immediata dei CPIA mantenere in via transitoria i Progetti Assistiti.
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