Mozione finale del Consiglio Nazionale dello SNALS-Confsal

Il Consiglio Nazionale dello SNALS-Confsal,
ascoltata

la relazione del Segretario Generale, Marco Paolo Nigi, centrata sulla situazione generale del Paese, sulle prioritarie questioni dei settori dell’istruzione, della formazione e della ricerca, sull’azione di protesta e proposta dello SNALS-Confsal

l’approva.

Il Consiglio Nazionale esprime la piena condivisione sull’individuazione:

Il Consiglio Nazionale ritiene che, per creare le condizioni di sviluppo e prospettive occupazioni soprattutto per i giovani, occorra:

Il Consiglio Nazionale ritiene che le priorità della strategia politico-sindacale, sulle quali incalzare il Governo, siano:

Il Consiglio Nazionale nell’esprimere il netto dissenso sulla volontà politica di accorciare i percorsi di studio con la riduzione di un anno dell’istruzione secondaria di secondo grado e sulle sperimentazioni avviate, senza peraltro il parere del CNPI e un modello coerente di riferimento, considera non urgente allineare l’uscita a 18 anni dai percorsi di studio, peraltro non generalizzata nell’UE, ma prioritario garantire qualità al sistema. In tale ambito potrebbe essere approfondita l’ipotesi di un anticipo dell’età di accesso ai percorsi scolastici per tutti i bambini, con la generalizzazione della frequenza alla scuola dell’infanzia, rendendone obbligatorio l’ultimo anno per offrire maggiori opportunità formative ai giovani.

Il Consiglio Nazionale, raccogliendo i contributi emersi nel dibattito, esprime consenso sulle proposte volte a rendere la scuola italiana più seria e moderna, a riconoscere la professionalità del personale e a creare le condizioni per un reale esercizio dell’autonomia nella progettazione dell’offerta formativa, da realizzarsi anche attraverso una diversa articolazione dell’orario di apertura delle strutture scolastiche che prefigurerebbe:

Il Consiglio Nazionale, infine, assume come propria la posizione di totale autonomia e libertà di giudizio nel valutare le decisioni e le azioni concrete che il Governo metterà in campo, nella convinzione che la strategia politico-sindacale e l’identità culturale dello Snals-Confsal sia in grado di rappresentare il diffuso disagio e di raccogliere la volontà di riconquistare credibilità, autorevolezza e prestigio sociale di tutti i lavoratori impegnati nei settori dell’istruzione, dell’Università, dell’AFAM e della ricerca.

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