INCONTRO AL MINISTERO SULLA DEFINIZIONE DEGLI ORGANICI DEL PERSONALE DOCENTE

 

Il giorno 10 marzo si è svolto il primo incontro sulla delicatissima tematica della definizione degli organici del personale docente per l’anno scolastico 2009/2010. Nel corso della riunione non è stato presentato alcun testo scritto di proposta. Il Dott. Luciano Chiappetta, a nome dell’Amministrazione, ha solo illustrato quelli che ha definito i “principi ispiratori” del futuro provvedimento che consterà di un decreto interministeriale strutturato come negli anni precedenti (ciò implica il consenso del Ministro Tremonti) e di una circolare esplicativa di accompagnamento che sarà particolarmente mirata alle procedure (anche per il nuovo ruolo che regioni ed enti locali vengono ad assumere nei criteri di riparto alle diverse province e alle singole istituzioni scolastiche) che dovranno essere oggetto di una specifica “intesa”.

E’ stato, comunque, ribadito che la responsabilità rimane in capo al direttore scolastico regionale.

Il Direttore Generale del personale ha, in sintesi, affermato che:

·       fermo restando il contenuto dell’art. 64 della legge 133, vi è un problema di congruità dei contenuti iniziali con il rinvio di un anno dell’avvio dei nuovi ordinamenti del secondo ciclo in relazione ai quali era stata stimata la riduzione di 5000 posti. Nell’approvare il rinvio non è stata, infatti, modificata esplicitamente la norma di salvaguardia che prevede il taglio del bilancio del ministero qualora non si realizzino i risparmi ipotizzati dalla legge. La conseguenza di questo fatto è che, applicando fiscalmente la norma, il taglio anche di questo contingente dovrebbe ricadere sul primo ciclo con conseguenze insostenibili per la scuola “reale”.  Il Ministro Gelmini ha già chiesto formalmente con una specifica lettera al Ministro Tremonti la correzione di questa anomalia e la possibilità di non praticare tutti i tagli previsti. Il Direttore Chiappetta ha affermato che l’Amministrazione non intende, in organico di diritto, in ogni caso, di andare oltre 37.000 tagli rispetto ai 42.000 ipotizzati dall’art. 64;

·       vuole ultimare il percorso di definizione degli organici docenti, per il livello nazionale, entro la fine di marzo, ma che è inevitabile ipotizzare uno slittamento di date per la mobilità del personale. Al riguardo ha ricordato che la legge ha previsto lo slittamento di un mese, a fine agosto, per le operazioni di nomina;

·       l’organico di sostegno rimane invariato;

·       è in corso di predisposizione l’elenco delle scuole che per problematiche edilizie di particolare rilevanza devono fruire della deroga all’incremento del numero massimo di alunni per classe. Ha, altresì, precisato che le vigenti deroghe relative alla capienza delle aule continuano ad essere applicate indipendentemente dall’inserimento di dette istituzioni scolastiche nell’elenco di cui sopra;

·       i nuovi limiti numerici di costituzione delle classi sono da gestire con “intelligenza” nelle zone disagiate. Al riguardo ha citato, a titolo esemplificativo, la possibile deroga al numero minimo per la costituzione di pluriclassi se non vi sono scuole nelle vicinanze dello stesso ordine e grado;

·       nella costituzione di cattedre orario nella scuola secondaria non si supererà in nessun caso il limite di 18, ma si userà il criterio dell’avvicinamento massimo a tale limite per difetto. Come esempio ha citato discipline che hanno la consistenza oraria di 4 ore settimanali per le quali la cattedra orario sarà costituita con 16 ore e la fase transitoria per la scuola media dovuta alle norme di salvaguardia previste per il tempo prolungato;

·       in relazione alla scuola primaria, nelle classi a “tempo normale”, si intende attribuire una, seppur modesta, dotazione aggiuntiva a quanto previsto (27 ore in prima e 30 nelle classi successive) per garantire il funzionamento della mensa;

·       nella scuola secondaria di primo grado per le classi prime e seconde a “tempo prolungato” sarà garantita l’assegnazione di un organico pari a 40 ore a tutte le scuole che ne faranno richiesta. Per le terze di tali corsi viene, invece, mantenuta l’attuale dotazione organica.

Nella sua introduzione il Dott. Chiappetta ha comunicato altresì:

ü        la volontà del ministro di garantire la continuità del piano di immissioni in ruolo del personale, sia docente che ATA, ed ha ipotizzato la richiesta al MEF per non meno  di 20.000 nomine  secondo un riparto di circa: 7000 per il sostegno, 5000 per le altre tipologie di docenti e di 8000 ATA. Ha comunicato che, ad oggi, il sistema ha acquisito domande di pensionamento volontario per 31.000 docenti e 7.700 ATA;

ü        la predisposizione di una iniziativa legislativa del Governo, nel quadro generale di ammortizzatori sociali, per tutelare i precari, docenti e ATA, che per il corrente anno scolastico fruiscono di nomina almeno fino al termine delle attività didattiche. Tale iniziativa intende impedire  interruzioni del rapporto di lavoro per tale personale che in molti casi opera nella scuola anche da molti anni. Si ipotizza il conferimento di una “nomina giuridica” e la sua trasformazione anche in economica, fino al termine delle attività didattiche, con decorrenza dalla disponibilità di una supplenza almeno di tre mesi. Il numero di precari coinvolto è ipotizzabile in circa 15/20000 docenti e in 7/8000 ATA;

ü        che la consistenza della riduzione di autonomie scolastiche per effetto dei piani di dimensionamento è per il prossimo anno ipotizzata in circa 245 unità e che non è sicura l’attribuzione della dirigenza ai costituendi CPA, circa 80.

La delegazione dello Snals Confsal ha preso atto con soddisfazione dell’accoglimento della propria proposta in relazione alla tutela del personale precario e ne ha sollecitato una rapida definizione. Anche le altre delegazioni sindacali hanno condiviso tale proposta e riconosciuto che era stato il nostro sindacato che per primo aveva ipotizzato questa soluzione. Ha chiesto, altresì, una più “coraggiosa” attuazione del piano di nomine in ruolo previsto dalla legge finanziaria con la richiesta di un maggior contingente di destinatari rispetto alla pur apprezzabile iniziativa preannunciata al riguardo dall’amministrazione scolastica.

In relazione alla tematica specifica degli organici del personale docente la nostra delegazione, pur esprimendo apprezzamento per alcune aperture formulate che rispondono, seppur parzialmente, ad istanze da tempo avanzate dal nostro sindacato, ha chiesto che.

Ø       venga esplicitamente garantita la assoluta autonomia delle scuole nella gestione della dotazione organica di personale assegnata con un preciso richiamo alla attuazione  del POF;

Ø       la formulazione dei testi sia  chiara e non dia adito ad interpretazioni restrittive con conseguenti tensioni a livello territoriale;

Ø       sia garantita oggettività e trasparenza nei criteri di assegnazione dei contingenti alle scuole;

Ø       sia proposta una ulteriore riduzione dei tagli in organico di diritto rispetto a quella, pur apprezzabile, proposta dall’amministrazione che rappresenta poco più del 10% da portare al 20/25%;

Ø       sia esplicitamente previsto come requisito per l’inserimento nell’elenco delle scuole che fruiscono della deroga al numero massimo di allievi per classe anche quello relativo all’integrale rispetto della normativa antincendio;

Ø       tutte le ore siano utilizzate in organico di diritto e concorrano alla costituzione di cattedre e cattedre orario. In questo contesto deve essere garantito nella scuola primaria, ove per la prima volta l’organico di circolo è costituito in base alle ore e non alle classi, la costituzione di un posto in presenza di uno spezzone orario residuo superiore alle 11 ore nel circolo;

Ø       sia garantito che la dotazione di “specialisti”, sia di inglese che di IRC, sia aggiuntiva a quella ordinaria;

Ø       sia garantita una significativa dotazione oraria aggiuntiva per i corsi e le classi funzionanti a “tempo normale” sia per la scuola primaria che secondaria di primo grado;

Ø       sia garantita la dotazione organica necessaria per lo strumento musicale sia nei corsi a tempo normale che prolungato, ove attualmente esistente, e quella integrativa già attualmente prevista nelle scuole medie annesse agli istituti d’arte;

Ø  siano utilizzate le economie derivanti dalla soppressione delle 245 autonomie e della eventuale non attribuzione delle dirigenze ai circa 80 CPA per una ulteriore riduzione dei tagli per almeno circa 600/700 unità di docenti;

Ø       nella definizione della dotazione organica tra le situazioni di “disagio” di cui tener conto sia prevista anche quella legata ad una significativa presenza di alunni stranieri.

L’Amministrazione si è impegnata ad inviare bozza dei provvedimenti prima del prossimo incontro ipotizzato per martedì 17 p.v.