Incontro
al MIUR sul problema del precariato
Il 6 febbraio si è svolto
al Ministero il primo incontro sulle
tematiche connesse al “precariato”. L’Amministrazione, rappresentata dal
Dott. Chiappetta, ha fornito alcuni dati complessivi del numero di contratti
annuali o fino al termine delle attività didattiche stipulati per il corrente
anno scolastico ed avviato un primo ragionamento sui diversi aspetti del
problema. Inevitabilmente si è trattato del primo incontro
specifico su questo tema e
non si potuti addivenire, per ora, a proposte concrete di soluzione.
Il tema si è sviluppato su
tre direttrici:
1.
Nomine in ruolo.
L’Amministrazione ha dichiarato che avanzerà al MEF la richiesta di
autorizzazione per un numero di posti che, al momento, non è in grado di
quantificare. Ha, però, precisato che per quanto riguarda il “sostegno”, in
coerenza con l’incremento organico previsto dalla finanziaria 2007, sarà
richiesta una specifica autorizzazione in deroga al principio che il MEF
utilizza per queste autorizzazioni correlandole sostanzialmente al
pensionamento. Per le restanti categorie di docenti e ATA formulerà una
richiesta tenendo conto del pensionamento, ma anche della reale vacanza di
posti.
2.
Aggiornamento graduatorie permanenti.
La proposta dell’Amministrazione è:
·
effettuarlo a
pieno titolo, a “pettine”, in base al punteggio per i nuovi inserimenti previsti
esplicitamente dalla legge;
·
l’inserimento
“in coda” per chi si trasferisce di provincia, ma consentire tale possibilità
per più di una provincia con la possibilità di restare anche in quella attuale.
3.
Possibilità di mantenere in servizio chi
aveva in questo anno scolastico nomina annuale o fino al termine delle attività
didattiche, sia per docenti che ATA.
L’Amministrazione non ha avanzato alcuna specifica proposta, ma si è limitata ad
affermare una generica disponibilità ad operare in sede di definizione di
organico per ridurre il personale colpito o ad esaminare eventuali proposte alternative.
Non avendo ancora definito né il dato del pensionamento né quello della
definizione degli organici non ha potuto quantificare il fenomeno.
La delegazione dello
SNALS-CONFSAL ha, con appropriate motivazioni, affermato in sintesi:
o
che il
sindacato mira alla stabilizzazione in tempi medio brevi di tutto il personale,
docente ed ATA, precario compreso nelle rispettive graduatorie. Ciò
nell’interesse degli operatori, ma anche delle istituzioni scolastiche e del
servizio fornito che non può che trarre beneficio dalla stabilizzazione. Ha
indicato nel turn-over, anche facilitato ed incentivato, lo strumento principale
da utilizzare;
o
che va
garantito il mantenimento di un posto di lavoro e della relativa retribuzione
per il personale, docente e ATA, che ha fruito di nomina annuale o fino al
termine delle attività didattiche. Al riguardo ha formulato alcune ipotesi sia
relative al loro utilizzo con nomina che, se non riferita ad una effettiva
disponibilità di organico, comporti l’obbligo per gli stessi di accettare
l’utilizzo su supplenze (maternità, interdizioni, ….), oppure su posti liberati
grazie all’utilizzo del turn-over, anche facilitato ed incentivato, nel limite
delle quantità necessarie, oppure, come ultima ratio, con altri mezzi, compreso
quello degli ammortizzatori sociali.
Le proposte del sindacato
sono state ascoltate con attenzione dall’Amministrazione e si è concordato di
proseguire il confronto anche alla luce degli incontri “politici” che i
sindacati avranno col Ministro.
In conclusione della
riunione è stata data comunicazione che sono stati ultimati i lavori della
commissione tecnica che doveva fornire criteri per la “nuova formazione
iniziale” del personale docente.