INCONTRO AL MIUR DEL 2 C.M.

 

E’ terminato in tarda serata del 2 febbraio 2009, il programmato incontro tra Amministrazione (erano presenti: il Capo Dipartimento Dott. Cosentino, il Capo segreteria del Ministro Dott. Capo e i Direttori Generali Dott.ssa Nardiello e Dott. Chiappetta accompagnati da alcuni funzionari) e le OO.SS. (per lo SNALS-CONFSAL era presente il Segretario Generale Prof. Nigi accompagnato dal Vicario Prof. Massenti).

Il Dott. Cosentino ha introdotto i lavori indicando come obiettivo principale della riunione la preparazione dell’incontro con il Ministro Gelmini prevista per l’11 c.m. prima che, entro fine mese, il Consiglio dei Ministri approvi il regolamento sul dimensionamento e sul primo ciclo in seconda lettura.

I rappresentanti dell’Amministrazione, prima di dare la parola ai rappresentanti delle OO.SS., hanno fatto il punto sulla situazione con particolare riferimento ai provvedimenti attuativi dell’art. 64 della legge 133/2008:

·         in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni si sono concordate sostanziali modifiche migliorative al regolamento sul dimensionamento in base alle quali è stato dato “parere favorevole”. Sarebbe stato modificato completamente il titolo I, concordando un risparmio non inferiore a 85 ml di euro entro l’anno scolastico 2011/2012; inoltre sarebbe stata eliminata la norma di esplicita possibilità di deroga generalizzata al numero (20-22) massimo di allievi per classe in presenza di disabili regolarmente certificati, mantenendo solo l’attuale dizione “di norma non più di ….”. Non è, però, stato fornito alcun testo scritto;

·         la stessa Conferenza Unificata, invece, ha espresso parere contrario al regolamento sul primo ciclo, attualmente in corso di parere al CNPI e al Consiglio di Stato. Secondo l’Amministrazione sarebbero state apportare alcune migliorie coerenti con i contenuti della circolare sulle iscrizioni. Al riguardo è stato citato:

ü      l’inserimento del riferimento e coinvolgimento del collegio dei docenti in relazione agli anticipi sia della scuola dell’infanzia che primaria;

ü      il rafforzamento del ruolo dell’autonomia delle istituzioni scolastiche con riferimento alle scelte didattiche;

ü      la possibilità che la dotazione organica della scuola primaria sia, seppur in modo contenuto e non garantito e generalizzato, superiore a quella che si legge nella circolare sulle iscrizioni. Infatti, nel tempo pieno sono lasciate aggiuntive le quattro ore per classe che residuano dalla differenza tra le 44 ore dei due docenti e le 40 di orario degli allievi e, nel “tempo normale”, sarà lasciato in aggiunta quanto potrebbe derivare dall’insegnamento delle ore di religione non a docenti dell’organico e le ore necessarie per l’eventuale utilizzo di docenti specialisti per la lingua straniera. Da ciò dovrebbe discendere la possibilità, secondo l’Amministrazione, di poter disporre comunque di risorse per la copertura della mensa;

ü      il conferimento di 38 ore garantite di organico per il tempo prolungato nella scuola media, da cui attingere per la mensa, a fronte di 36 ore per gli allievi con eventuale possibilità di integrazione di una o due ore.

Non è stata data alcuna risposta rassicurante relativamente alla richiesta di non cambiare le regole in corso d’opera e, quindi, di confermare per le classi successive alla prima le dotazioni organiche dell’anno in corso sia per la scuola primaria che per la secondaria di primo grado.

E’ stato annunciato l’invio alle OO.SS. di una nuova bozza di regolamento per il personale ATA. Al riguardo è emerso che, almeno per ora, l’Amministrazione non intende ridurre i tagli previsti cancellando o, comunque, riducendo seppur gradualmente le esternalizzazioni in atto.

E’ stato precisato che tutto l’iter attuativo dell’art. 64 della legge 133/2008 è stato ed è oggetto di una continua “rinegoziazione” con il MEF e che, ovviamente, il coinvolgimento di tale ministero, oltre che previsto dalle norme, è indispensabile in considerazione che il decreto per gli organici dell’anno scolastico 2009/2010 è “interministeriale”.

In relazione al provvedimento relativo al “pensionamento” per scelta dell’amministrazione di coloro che hanno 40 anni contributivi o che chiedono la proroga oltre i 65 anni è attualmente ad un esame della Corte dei Conti che lo sta esaminando anche alla luce di forti divaricazioni esistenti tra le ipotesi dei vari ministeri.

Si è tratta l’impressione che si andrà a linee differenziate tra docenti e ATA rispetto ai dirigenti (per questi ultimi non esiste il problema del precariato e del soprannumero, oltre il vincolo dei contratti già sottoscritti ed in corso). Per il personale docente ed ATA pare ipotizzarsi:

ü       la non concessione della proroga di coloro che hanno 65 anni di età e almeno 40 di contribuzione con la motivazione che si è in fase di rinnovamento ordinamentale;

ü       il preavviso di non mantenimento in servizio per coloro che operano, con almeno 40 anni contributivi, con titolarità riferita a situazioni di esubero a livello provinciale o in situazione di non idoneità ai compiti istituzionali. Al riguardo è stato accennato che, in prima attuazione, la norma si può ritenere applicabile sia a coloro che compiono ora il 40° anno di contribuzione sia a coloro che sono oltre tale limite.

Per quanto riguarda il problema del precariato è stata annunciata la convocazione dell’apposito “tavolo” su cui affrontare questa “emergenza sociale” per individuare tutte le soluzioni possibili per risolvere o, comunque, attenuare al massimo questa situazione ricorrendo, se necessario, anche ad interventi presso la Presidenza del Consiglio. Il tema, è stato precisato, andrà affrontato anche sotto l’aspetto della ulteriore stabilizzazione del personale tramite immissioni in ruolo.

Nel suo intervento il nostro Segretario Generale ha ribadito la ben nota linea politico-sindacale dello SNALS-CONFSAL sottolineando con forza i rischi di impossibilità da parte delle scuole di fornire un servizio scolastico qualificato e rispondente alle esigenze dei tempi e, sul piano categoriale, la situazione di disagio in cui si troveranno tanti operatori scolastici costretti a una “mobilità coatta”, se ITI, e di vera e propria impossibilità di far fronte alle esigenze della vita quotidiana, loro e delle loro famiglie, da parte di tutti quei “precari” che improvvisamente pur lavorando attualmente su posti reali e con titoli per essere immessi in ruolo si troveranno dall’oggi al domani disoccupati e senza neppure congrui ammortizzatori sociali. Si è riservato una valutazione compiuta quando si sarà in presenza di “atti certi” ricordando che il sindacato qualora vedesse disattese le sue richieste non starà certamente a guardare.

Il Dott. Cosentino, in chiusura di riunione, accogliendo una precisa richiesta dello SNALS ConfSAl, ha preannunciato una tre giorni di incontri, secondo un calendario che si è riservato di inviare per il 6-9 e 10 c.m. sulle seguenti tematiche:

·         simulazioni delle ricadute sugli organici e sul personale, di ruolo e precario, e delle norme attuative;

·         precariato

·         formazione iniziale del personale docente alla luce di recenti accordi raggiunti con l’università che non sono stati resi noti.